Lettera di Pietro Ancona a Sergio Romano
Caro Professore Romano,
il movimento siciliano dei forconi non si può liquidare sostenendo con leggerezza che è infiltrato dalla mafia magari perchè come ha detto l'infelice Gad Lerner a l'Infedele "non c'è movimento in Sicilia che non sia infiltrato dalla mafia". La mafia non ha il potere di raccogliere nelle piazze della Sicilia diecine di migliaia di studenti, di pescatori, di agricoltori, di autotrasportatori. In ogni caso, la mafia agisce in silenzio dentro il Potere e non si mostra, come ha denunziato il Presidente della Sicindustria ai posti di blocco. I suoi interessi coincidono con la persistenza della crisi economica che investe la Sicilia oggi. Oltre cinquantam ila aziende agricole sono fallite e magari trovano acquirenti tra i mafiosi. La mafia non ha interesse ad appoggiare la lotta degli agricoltori perchè se questi falliscono essa ingrassa acquisendo le loro aziende o prestando denaro ad usura.
Le ragioni del movimento dei forconi scaturiscono dalla lunga crisi dei prezzi dei prodotti agricoli. Ripeto: se un contadino vuole pagarsi una tazzina di caffè al bar deve vendere almeno 10 chili del meraviglioso grano duro che produce e venti chili di arance o mandarini o un quarto di litro del favoloso scintillante olio siciliano. La lotta scaturisce anche dal rincaro del prezzo dei carburanti diventato insostenibile.
Professore Romano, lei nota come i sindacati ed i partiti siano assenti. Sono assenti perchè sono diventati ideologicamente liberisti e sostengono il governo Monti a Roma e Lombardo in Sicilia. Sindacati e partiti hanno vissuto di consociativismo con gli oligarchi del potere. Mi riferisco anche alle associazioni degli agricoltori che da trenta anni vivono dell'assistenzialismo della comunità europea e della regione siciliana non rendendosi conto che questa politica è diventata controproducente ed inerte. Queste associazione hanno firmato un documento contro il movimento dei forconi!
Oggi a Palermo contadini pescatori e studenti gridavano: lotteremo fino alla morte! Mai fino ad oggi un tale grido era echeggiato nelle piazze siciliane. Temo una disgrazia perchè questo governo e questi partiti non hanno l'intelligenza di capire quello che sta succedendo.
http://www.corriere.it/editoriali/12_gennaio_25/romano-illegalita-intollerabile_221ac324-471b-11e1-8fa7-b2a5b83c8dfe.shtml
il movimento siciliano dei forconi non si può liquidare sostenendo con leggerezza che è infiltrato dalla mafia magari perchè come ha detto l'infelice Gad Lerner a l'Infedele "non c'è movimento in Sicilia che non sia infiltrato dalla mafia". La mafia non ha il potere di raccogliere nelle piazze della Sicilia diecine di migliaia di studenti, di pescatori, di agricoltori, di autotrasportatori. In ogni caso, la mafia agisce in silenzio dentro il Potere e non si mostra, come ha denunziato il Presidente della Sicindustria ai posti di blocco. I suoi interessi coincidono con la persistenza della crisi economica che investe la Sicilia oggi. Oltre cinquantam ila aziende agricole sono fallite e magari trovano acquirenti tra i mafiosi. La mafia non ha interesse ad appoggiare la lotta degli agricoltori perchè se questi falliscono essa ingrassa acquisendo le loro aziende o prestando denaro ad usura.
Le ragioni del movimento dei forconi scaturiscono dalla lunga crisi dei prezzi dei prodotti agricoli. Ripeto: se un contadino vuole pagarsi una tazzina di caffè al bar deve vendere almeno 10 chili del meraviglioso grano duro che produce e venti chili di arance o mandarini o un quarto di litro del favoloso scintillante olio siciliano. La lotta scaturisce anche dal rincaro del prezzo dei carburanti diventato insostenibile.
Professore Romano, lei nota come i sindacati ed i partiti siano assenti. Sono assenti perchè sono diventati ideologicamente liberisti e sostengono il governo Monti a Roma e Lombardo in Sicilia. Sindacati e partiti hanno vissuto di consociativismo con gli oligarchi del potere. Mi riferisco anche alle associazioni degli agricoltori che da trenta anni vivono dell'assistenzialismo della comunità europea e della regione siciliana non rendendosi conto che questa politica è diventata controproducente ed inerte. Queste associazione hanno firmato un documento contro il movimento dei forconi!
Oggi a Palermo contadini pescatori e studenti gridavano: lotteremo fino alla morte! Mai fino ad oggi un tale grido era echeggiato nelle piazze siciliane. Temo una disgrazia perchè questo governo e questi partiti non hanno l'intelligenza di capire quello che sta succedendo.
http://www.corriere.it/editoriali/12_gennaio_25/romano-illegalita-intollerabile_221ac324-471b-11e1-8fa7-b2a5b83c8dfe.shtml
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