La vicenda si svolge a Torino,il 10 dicembre 2011.Una ragazza di sedici anni denuncia un falso stupro ad opera di due giovani stranieri di etnia rom.Lei stessa chiarirà in seguito l'essersi inventata tutto per "nascondere un rapporto sessuale con un ragazzo un pò più grande",probabilmente il fidanzato.Ma ormai è troppo tardi.La manifestazione di protesta,indetta dai familiari della ragazza,degenera e viene dato alle fiamme il campo nomadi della Continassa(qua le foto) e una parte di manifestanti incapucciati"allontanato a calci l'unico nomade rimasto nelle vicinanze, hanno
sfasciato tutto e bruciato baracche, auto e almeno una ventina di roulotte".Intanto,i giornalisti della Stampa si scusano per aver diffuso la notizia del falso stupro senza opportune verifiche e aver così alimentato la rabbia e l'odio.Odio che in questi giorni è stato inconsciamente indotto dagli organi principali di informazione,dai vari tg tutti uniti nella nuova "caccia allo zingaro",al capro espiatorio perfetto,sopratutto in questi tempi di crisi.E così l'odio, unito al pregiudizio e alla menzogna, è tornato ad esplodere,grazie a queste tecniche,tecniche di guerra psicologica e di disinformazione,tecniche regolarmente usate per ogni guerra(ricordate le armi di distruzione di massa di Saddam,il famigerato pericolo arabo/islamico?) il cui obiettivo è quello di creare il "nemico perfetto" da dare in pasto a un'opinione pubblica confusa e profondamente arrabbiata.Quale miglior metodo per deviare le attenzioni dai vari problemi che affliggono la società e indirizzarle verso i più deboli,gli umili,gli oppressi e così via?E quale miglior periodo di questo,dove l'odio e l'intolleranza fagocitati dai governi(si ricordi le espulsioni dei rom volute da Sarkozy) e dal sistema dominante continuano sempre di più a crescere? E quale miglior capro espiatorio di un popolo che da millenni subisce odio e discriminazione ed è costretto a vivere (nella maggior parte dei casi) in campi (quasi) di concentramento che non ha mai voluto ,essendo un popolo nomade ?
Tra menzogne,pregiudizio e odio
Di Salvatore Santoru
La vicenda si svolge a Torino,il 10 dicembre 2011.Una ragazza di sedici anni denuncia un falso stupro ad opera di due giovani stranieri di etnia rom.Lei stessa chiarirà in seguito l'essersi inventata tutto per "nascondere un rapporto sessuale con un ragazzo un pò più grande",probabilmente il fidanzato.Ma ormai è troppo tardi.La manifestazione di protesta,indetta dai familiari della ragazza,degenera e viene dato alle fiamme il campo nomadi della Continassa(qua le foto) e una parte di manifestanti incapucciati"allontanato a calci l'unico nomade rimasto nelle vicinanze, hanno
sfasciato tutto e bruciato baracche, auto e almeno una ventina di roulotte".Intanto,i giornalisti della Stampa si scusano per aver diffuso la notizia del falso stupro senza opportune verifiche e aver così alimentato la rabbia e l'odio.Odio che in questi giorni è stato inconsciamente indotto dagli organi principali di informazione,dai vari tg tutti uniti nella nuova "caccia allo zingaro",al capro espiatorio perfetto,sopratutto in questi tempi di crisi.E così l'odio, unito al pregiudizio e alla menzogna, è tornato ad esplodere,grazie a queste tecniche,tecniche di guerra psicologica e di disinformazione,tecniche regolarmente usate per ogni guerra(ricordate le armi di distruzione di massa di Saddam,il famigerato pericolo arabo/islamico?) il cui obiettivo è quello di creare il "nemico perfetto" da dare in pasto a un'opinione pubblica confusa e profondamente arrabbiata.Quale miglior metodo per deviare le attenzioni dai vari problemi che affliggono la società e indirizzarle verso i più deboli,gli umili,gli oppressi e così via?E quale miglior periodo di questo,dove l'odio e l'intolleranza fagocitati dai governi(si ricordi le espulsioni dei rom volute da Sarkozy) e dal sistema dominante continuano sempre di più a crescere? E quale miglior capro espiatorio di un popolo che da millenni subisce odio e discriminazione ed è costretto a vivere (nella maggior parte dei casi) in campi (quasi) di concentramento che non ha mai voluto ,essendo un popolo nomade ?
La vicenda si svolge a Torino,il 10 dicembre 2011.Una ragazza di sedici anni denuncia un falso stupro ad opera di due giovani stranieri di etnia rom.Lei stessa chiarirà in seguito l'essersi inventata tutto per "nascondere un rapporto sessuale con un ragazzo un pò più grande",probabilmente il fidanzato.Ma ormai è troppo tardi.La manifestazione di protesta,indetta dai familiari della ragazza,degenera e viene dato alle fiamme il campo nomadi della Continassa(qua le foto) e una parte di manifestanti incapucciati"allontanato a calci l'unico nomade rimasto nelle vicinanze, hanno
sfasciato tutto e bruciato baracche, auto e almeno una ventina di roulotte".Intanto,i giornalisti della Stampa si scusano per aver diffuso la notizia del falso stupro senza opportune verifiche e aver così alimentato la rabbia e l'odio.Odio che in questi giorni è stato inconsciamente indotto dagli organi principali di informazione,dai vari tg tutti uniti nella nuova "caccia allo zingaro",al capro espiatorio perfetto,sopratutto in questi tempi di crisi.E così l'odio, unito al pregiudizio e alla menzogna, è tornato ad esplodere,grazie a queste tecniche,tecniche di guerra psicologica e di disinformazione,tecniche regolarmente usate per ogni guerra(ricordate le armi di distruzione di massa di Saddam,il famigerato pericolo arabo/islamico?) il cui obiettivo è quello di creare il "nemico perfetto" da dare in pasto a un'opinione pubblica confusa e profondamente arrabbiata.Quale miglior metodo per deviare le attenzioni dai vari problemi che affliggono la società e indirizzarle verso i più deboli,gli umili,gli oppressi e così via?E quale miglior periodo di questo,dove l'odio e l'intolleranza fagocitati dai governi(si ricordi le espulsioni dei rom volute da Sarkozy) e dal sistema dominante continuano sempre di più a crescere? E quale miglior capro espiatorio di un popolo che da millenni subisce odio e discriminazione ed è costretto a vivere (nella maggior parte dei casi) in campi (quasi) di concentramento che non ha mai voluto ,essendo un popolo nomade ?
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