Di Jacopo Romani

In
Islanda, isola di 100.000 km quadrati, pari ad un terzo dell’Italia,
è più nota per il suo eruttare di vulcani
che fà parlare i media tradizionali. Anzi, non tanto per l'eruttare dei
vulcani, ma piuttosto per il nome infinito e complesso che questi
hanno. Non si parla purtoppo del fatto che sia stato
uno dei primi Paesi a crollare per effetto della crisi economica dei debiti pubblici, ma anche
il primo a rimettersi in piedi. La sua ricetta è stata "molto semplice" e decisamente in
contro tendenza rispetto a quanto affannosamente stanno facendo gli altri Paesi, Italia compresa:
distaccarsi dalla finanza globale, redigendo una nuova
costituzione votata dai cittadini che ha permesso di
spodestare i poteri economici estranei alla nazione e
alle banche di tutto il mondo (
istituendo
inoltre nel 2010 una Commissione incaricata di stabilire le
responsabilità legali della fatale crisi economica, che ha portato già
all'arresto di parecchi banchieri). Una democrazia diretta che ha segnato la via di uscita chiave grazia a questa "
rivoluzione silenziosa". E' stato
evitato che fossero direttamente i cittadini a coprire i buchi bancari grazie a provvedimenti come l'
autodeterminazione finanaziaria e l'annullamento del sistema del debito.
La nuova Costituzione è stata scritta grazie alle idee di tutti i cittadini (340.000 persone) e si basa essenzialmente sul principio secondo il quale
è la volontà del popolo sovrano a determinare le sorti della nazione prevalendo su un qualsiasi accorso o pretesa internazionale,
venendo così a meno dagli obblighi imposti dalla BCE o dalle banche
private. Sicuramente non è possibile paragonare un Paese di 340.000
abitanti con uno come l'Italia che conta quasi 61 milioni di abitanti
(usiamo questa scusa dai...) , ma di fatto
l'Islanda ha messo in
atto una politica completamente opposta rispetto a quella di tutti gli
altri Governi impegnati a tappezzare i conti in rosso delle banche
mondiali. Un esatto contrario che spaventa tutti i Governi del
mondo, che pur conoscendo questa via alternativa, si voltano e
continuano a parlare dell'Islanda semmai solo per il
suo Eyjafjallajokull.
Da
Net News
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