Dice un proverbio che chi ha meno ragione urla più forte. E forse è per questo che diversi giornali italiani non si sono risparmiati nei titoli, in questi ultimi giorni, per accusare l’Iran di avere già pronta l’arma atomica, da poter usare ovviamente contro Israele e l’intero Occidente. Non è la prima volta che si lanciano allarmi di questo tipo, ma in questo caso ci sarebbe stato un rapporto “esplosivo” dell’AIEA, l’ultimo, di cui i mass media mainstream si sarebbero limitati a estrapolare le prime, “allarmanti”, indiscrezioni. Bene. Il rapporto è uscito ieri, 8 novembre, e le sue conclusioni sono ben diverse, come chiunque può notare, leggendoselo. Il che non ha però impedito a Repubblica di titolare “ L’Iran sta realizzando ordigni nucleari“, mentre la Stampa sparava “L’Iran lavora alla bomba atomica” e il TG1 “L’Iran sviluppa l’atomica”.
Che lezioni trarre da tutta questa vicenda? Tante e di diverso tipo. Provo a riassumerle, per sommi capi, anche a rischio di unire capara e cavoli: 1) Continuando a gridare “Al lupo, al lupo”, Israele e i suoi amici occidentali cercano solo di distogliere l’attenzione dalla questione palestinese, la cui soluzione non è più procrastinabile; 2) L’Iran è ormai una potenza regionale che non si può più demonizzare ma con cui fare i conti, in maniera realistica, tanto più se portatrice di una (potenziale) minaccia; 3) i siti on-line dei giornali italiani (da cui ho tratto i titoli di cui sopra) sparano titoli altisonanti e vendono notizie false o tendenziose pur di aumentare i loro contatti.
Da Amedeo Ricucci.it
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