Le famose scarpe italiane di un campione del made in Italy, l’ultimo «calzolaio» di lusso, Diego Della Valle (nella foto), difensore delle imprese italiane dai disastri del governo. Le sue Hogan, quelle che porta pure Berlusconi, nella versione nera, sportive ma di classe, come da sapiente artigianato italiano. Però, spesso, «made in Romania». È quel che trovano, marchiato dietro la linguetta di quella scarpa da 220 euro (circa lo stipendio medio di un lavoratore in Romania, dati di Confindustria), diversi clienti. In effetti succede, come ci spiega al telefono un dipendente di una boutique della Tod’s Spa, gruppo di Della Valle, che le Hogan sono fatte in Italia ma anche in Romania.
In quale stabilimento romeno? Nel bilancio del gruppo non se ne parla. La semestrale 2011 spiega che «la produzione delle calzature e della pelletteria è affidata agli stabilimenti interni di proprietà del Gruppo, con il parziale ricorso a laboratori esterni specializzati, tutti dislocati in aree nelle quali storicamente è forte la tradizione nella rispettiva produzione calzaturiera e pellettiera». Ma si elencano solo quelli italiani, due a Comunanza (Ap), uno a Sant’Elpidio a Mare (Fm), un altro a Tolentino (Mc), due a Bagno a Ripoli (Fi). Quelli romeni saranno tra «gli esterni specializzati» dove «storicamente è forte» la lavorazione delle pelli, ma non se ne fa cenno.
Un altro rivenditore ufficiale romano ci dà altre informazioni: «Della Valle ha comprato una fabbrica in Romania, ma sono fatte come quelle fatte in Italia. Quelle da bambino le fanno in Cina addirittura, sempre lui ha preso uno stabilimento in Cina. Ma usano sempre personale italiano». Cioè la Tod’s delocalizza in Romania e Cina e ci manda gli operai italiani? Sarebbe un po’ strano... «Il marchio made in Italy è decisivo, altrimenti non si spiegherebbe perché tutti ce lo imitino» ha spiegato il grande imprenditore marchigiano qualche mese fa, in un convegno ad Ancona. Le sue aziende, riporta anche Wikipedia, «sono il simbolo del made in Italy».
Perciò si spiega la reazione di chi compra Hogan e si trova «made in Romania», o «made in China».
Perciò si spiega la reazione di chi compra Hogan e si trova «made in Romania», o «made in China».
E allora? Il finanziamento del restauro del Colosseo, la poetica del calzolaio di paese (le foto in bianco e nero del nonno Filippo, artigiano e fondatore), i suoi prodotti «tutti sinonimi del lusso italiano»? Che volete, business is business. E su questo Della Valle va lasciato stare. Il primo semestre 2011 ha segnato un +16,4% di ricavi rispetto all’anno prima. Magari risparmiando qua e là, con l’aiuto dei romeni.
Fonte:Il Giornale
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