Ho letto l’interessante articolo di Chiara Zappa su Avvenire dal titolo Il Paese dove si vive senza petrolio. Il che non è proprio vero, nel senso che a Monteveglio, il comune oggetto dell’articolo e in provincia di Bologna ai confini del Parco regionale Abbazia , continuano a usare combustibili fossili. Ma i poco più di 5000 abitanti provano a farne a meno grazie alladelibera del 54/2009 in cui è scritto nero su bianco l’obiettivo:
Fuoriscita dal petrolio e dai combustibili fossili come politica prioritaria di quest’amministrazione, attraverso un Piano di Decrescita Energetica che renda Monteveglio comune “Post Carbon”.
Di Monteveglio e delle città di transizione ne scrivevamo anche noi un paio di anni fa. E da allora a Monteveglio attuale città di transizione si sono aggiunti altri 19 comuni che sperimentano uno stile di vita sostenibile e free carbon.
Il fatto è che nessuno sa se e quanto funzionerà. Il futuro senza idrocarburi è ancora tutto da scrivere e in pratica si sperimentano di volta in volta soluzioni che sono i piccoli passi che potranno portare dall’adattamento alla rivoluzione della vita senza petrolio. Il punto è questo: secondo Rob Hopkins ideatore delle Città di transizione occorre del tempo per riadattarsi a una vita che non lo contempli (ecco la transizione) e dunque meglio iniziare a provarci con piccole comunità.
In cosa consiste oggi una vita che inizi a fare a meno del petrolio? Consiste in una serie di passaggi semplici semplici: dal camminare a piedi al produrre pane in casa; al coltivare un orto al non sprecare energia, al realizzare un pollaio; all’acquisto comune di cibo e pannelli solari. Tutto qui? Sembrerebbe di si…
Qui la puntata di Report (tempo: 1,14) che racconta l’esperienza di Monteveglio.
Foto | Flickr
Da Eco blog
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