Continua la repressione in Bahrein. Dopo aver represso la rivolta nel sangue, torturato i suoi sudditi ribelli, detenuto e picchiato persino le bambine e raso al suolo le moschee che non gli piacevano, e persino il monumento nazionale "profanato" dalla protesta, adesso lo sceicco se la prende con Medici Senza Frontiere e con i giornalisti stranieri che riescono ad entrare nel regno, testimoni scomodi di una repressione che il mondo continua a far finta di non vedere.
Migliaia di oppositori hanno perso il lavoro, il proprietario dell'unico giornale indipendente l'ha dovuto vendere e i redattori sono finiti sotto processo. Migliaia di persone hanno perso il lavoro solo per essere scese in piazza a chiedere più democrazia, il governo ha usato Faceboobk per individuarle e punirle. Solo al giornalista che ha promesso di comportarsi bene è stato concesso di passarla liscia e di tornare al lavoro, ma non prima di "aver ammesso" di essere rimasto vittima dell'inganno dei disinformatori. Roba da Russia di Stalin.
Non devono stupire i raid contro Medici Senza Frontiere, lo sceicco ha fatto condannare come complici persino i medici degli ospedali che avevano osato soccorrere e curare le vittime della repressione, la dinastia dei Khalifa sa di avere le spalle coperte dall'Arabia Saudita, dalla Nato, dagli Stati Uniti e persino di Bernie Ecclestone, il padrone della Formula Uno, che ha rinviato a malincuore il GP di quest'anno per mancanza di "sicurezza", salvo mettere subito in calendario quello per il prossimo.
Proprio oggi gli Stati Uniti, che in Bahrein hanno alla fonda la Quinta Flotta, hanno rinnovato il patto per la difesa della dinastia. La comunità internazionale s'accontentad'inchieste "indipendenti" sulla repressione che già è chiaro che non porteranno a nulla e nessuno ha speso un fiato per le condanne a morte degli oppositori, il Bahrein non è nella lista dei cattivi e allora si può permettere anche d'invitare osservatori internazionali per elezioniche servono a rimpiazzare i dimissionari dell'opposizione, in un parlamento che comunque è del tutto sottomesso al re e di fatto privo di poteri reali. Un velo che nasconde una realtà fatta di un sovrano sanguinario che regna affidandosi a mercenari, perché tra i suoi sudditi non trova abbastanza gente disposta a sparare sui concittadini e compatrioti.
L'Occidente continua a sostenere e a rifornire di armi il sanguinario sceicco come se niente fosse, e cade nel vuoto ogni dimostrazione della brutalità del regime. Non per niente è impossibile trovare qualsiasi dibattito sulla situazione in quel paese, se si chiedesse ai nostri politici si rischierebbe l'ecatombe, come quella volta che chiedendo del Darfur ci fu quello che rispose parlando del fast food.
Da Mazzetta
Related Posts
{{posts[0].title}}
{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[1].title}}
{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[2].title}}
{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[3].title}}
{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione