Ha raggiunto livelli allarmanti il tasso di decessi tra i nuovi arrivati in uno dei campi per rifugiati che compongono il complesso di Dollo Ado in Etiopia. E' quanto risulta da una valutazione sulla mortalita' effettuata nel campo di Kobe, dove dalla sua apertura in giugno e' stata registrata - in media ogni giorno - la morte di 10 bambini con meno di 5 anni. La denuncia arriva dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) che in una nota spiega come la malnutrizione resti la principale causa dell'alta mortalita', ma l'insorgenza di sospetto morbillo stia aggravando il problema. Nei siti del complesso di Dollo Ado, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha appreso di 150 casi di sospetto morbillo e 11 decessi connessi all'insorgenza. La stessa combinazione di malattia e malnutrizione aveva provocato simili tassi di mortalita' in precedenti crisi e carestie nella regione. In collaborazione con le agenzie partner, l'Unhcr e' impegnato nel tentativo di rispondere tempestivamente all'emergenza e di controllare l'insorgenza di morbillo. Nel campo di Kobe si e' conclusa ieri una massiccia campagna nella quale tutti i bambini di eta' compresa tra i 6 mesi e 15 anni sono stati vaccinati contro il morbillo. Nei prossimi giorni l'operazione proseguira' negli altri campi.
Da Liberazione
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