Dieci anni dopo gli attentati dell'11 settembre, un'inchiesta per ripercorrere la genesi del mito, le storie degli scettici e la diffusione del dubbio di massa
(Segue dalla seconda puntata)
Il dubbio, quanto sapeva l'amministrazione Bush prima degli attacchi e cosa fece per prevenirli, non trova risposte nel rapporto ufficiale della Commissione, dato alle stampe nel luglio 2004.
E nemmeno l'altra grande domanda che il comitato dei cittadini poneva con insistenza: chi pagò le spese per realizzare gli attentati? Il 9 ottobre del 2001 il Times of India scrisse che, secondo le indagini dell'Fbi su Mohamed Atta, il presunto capo degli attentatori ricevette centomila dollari da parte del capo dei servizi segreti pakistani, il Generale Mahmoud Ahmed. Lo stesso generale Ahmed che la mattina dell'11 settembre faceva colazione a Washingon, insieme a Porter Goss e Bob Graham, presidenti dei comitati per l'intelligence del Senato (17). Nel rapporto finale della Commissione, però, la questione del finanziamento degli attacchi viene definita "di scarsa rilevanza pratica"(18).
Durante le udienze della Commissione, l'allora ministro dei Trasporti Norman Mineta testimoniò di essere stato presente nel bunker della Casa Bianca insieme a Dick Cheney, mentre il Vice Presidente veniva informato del velivolo in avvicinamento al Pentagono, chilometro dopo chilometro, senza ordinare l'evacuazione dell'edificio. La sua testimonianza venne però omessa dal rapporto finale, in cui si legge che "non ci si accorse dell'aereo in avvicinamento al Pentagono fino all'ultimo momento" (19). E si sostiene che Cheney non fosse presente al momento dell'impatto.
Proprio la mancata difesa aerea fu uno dei campi che la Commissione faticò maggiormente ad indagare. L'infallibile sistema di difesa aerospaziale Usa (Norad) che normalmente è in grado di intercettare qualsiasi aereo sospetto in circa dieci minuti, quel giorno fallì nell'intercettare tutti e quattro i velivoli dirottati. Gli ufficiali del Norad fornirono alla Commissione tre diverse versioni della sequenza di eventi, che furono considerate ricostruzioni ufficiali fino alla pubblicazione del rapporto finale. Questo però, contraddiceva la cronologia fornita dai militari, e puntava il dito sul ritardo nella comunicazione dei dirottamenti da parte dell'aviazione civile. Nessuno dei responsabili della mancata difesa aerea venne indagato, né per gli errori né per la false testimonianze davanti alla Commissione. La maggior parte dei protagonisti in negativo della sequenza di eventi che secondo le conclusioni della Commissione "furono sfruttati dagli attentatori", ricevette una promozione.
La vedova Kleinberg espresse così la sua delusione davanti alla Commissione: "I terroristi dell'11 settembre non ebbero solo un colpo di fortuna, furono fortunati più e più volte. Ma quando si osserva un simile modello ripetuto di protocolli infranti, leggi violate e mancate comunicazioni non la si più più chiamare fortuna. A questo punto, se non cerchiamo di individuare gli individui responsabili per non aver svolto adeguatamente il proprio lavoro, come possiamo aspettarci che i terroristi non siano ancora fortunati?" (20).
In realtà, le conclusioni della Commissione sembravano confermare le critiche della Jersey Girl, secondo cui l'11 settembre sarebbe stato possibile grazie a una serie di incompetenze ed errori, o da parte dell'aviazione civile o da quella militare. Tuttavia, c'è almeno un altro spinoso filone di indagine che la Commissione non ha voluto, o potuto, seguire.
l 17 giugno 2004, durante l'interrogatorio del Generale Richard Myers, il principale consigliere militare di Bush, il Commissario Jamie Gorelick si apprestava a porre una domanda quando un giovane gridò dalla platea: "Domandagli delle esercitazioni militari pianificate per l'11 settembre!" (21). Il disturbatore venne allontanato dalla polizia e la domanda non venne posta. Quella però, nelle udienze della Commissione, fu l'unica volta in cui vennero nominate le esercitazioni militari - almeno quattro - in corso l'11 settembre. In effetti, lo stesso Gen. Myers ammise nel 2006 davanti al House Armed Services Committee che le quattro esercitazioni non erano congetture. Già nell'agosto 2001 l'Associated Press rivelava che l'11 settembre era in corso una simulazione dello schianto di un aereo civile contro il quartier generale del National Reconnaissance Office in Virginia. E lo stesso giorno, scrisse nel dicembre 2001 il Toronto Star, era in corso anche l'operazione Northern Vigilance, che tra le altre cose prevedeva l'immissione di falsi segnali di aerei dirottati sui radar civili e militari (22). E' possibile che tali esercitazioni abbiano contribuito alla disfatta della difesa aerea l'11 settembre? Il testo finale della Commissione non ne fa nemmeno menzione.
(Domani la quarta puntata)
Note:
17. http://www.atimes.com/atimes/Front_Page/FD08Aa01.html
18. "Of little practical significance".
19. "There was no knowledge that an aircraft was approaching the Pentagon until the last minute or so".
http://www.youtube.com/watch?v=bDfdOwt2v3Y
http://archives.cnn.com/2002/ALLPOLITICS/09/11/ar911.king.cheney/
20. "The 9/11 terrorists were not just lucky ones, they were lucky over and over again. When you have this repeated pattern of broken protocols, broken laws, broken communications one cannot still call it luck. If at some point, we don't look to hold the individuals accountable for not doing their jobs properly, then how can we ever expect for terrorists to not get lucky again?"
21. "Ask about the war games that were planned for 9/11!"
22. http://www.usatoday.com/news/washington/2004-04-18-norad_x.htm
http://911research.wtc7.net/cache/planes/defense/torontostar_russiangame.html
http://www.boston.com/news/packages/sept11/anniversary/wire_stories/0903_plane_exercise.htm
http://www.historycommons.org/context.jsp?item=a96oemtrains#a96oemtrains
Da Peace Reporter
Il dubbio, quanto sapeva l'amministrazione Bush prima degli attacchi e cosa fece per prevenirli, non trova risposte nel rapporto ufficiale della Commissione, dato alle stampe nel luglio 2004.
E nemmeno l'altra grande domanda che il comitato dei cittadini poneva con insistenza: chi pagò le spese per realizzare gli attentati? Il 9 ottobre del 2001 il Times of India scrisse che, secondo le indagini dell'Fbi su Mohamed Atta, il presunto capo degli attentatori ricevette centomila dollari da parte del capo dei servizi segreti pakistani, il Generale Mahmoud Ahmed. Lo stesso generale Ahmed che la mattina dell'11 settembre faceva colazione a Washingon, insieme a Porter Goss e Bob Graham, presidenti dei comitati per l'intelligence del Senato (17). Nel rapporto finale della Commissione, però, la questione del finanziamento degli attacchi viene definita "di scarsa rilevanza pratica"(18).
Durante le udienze della Commissione, l'allora ministro dei Trasporti Norman Mineta testimoniò di essere stato presente nel bunker della Casa Bianca insieme a Dick Cheney, mentre il Vice Presidente veniva informato del velivolo in avvicinamento al Pentagono, chilometro dopo chilometro, senza ordinare l'evacuazione dell'edificio. La sua testimonianza venne però omessa dal rapporto finale, in cui si legge che "non ci si accorse dell'aereo in avvicinamento al Pentagono fino all'ultimo momento" (19). E si sostiene che Cheney non fosse presente al momento dell'impatto.
Proprio la mancata difesa aerea fu uno dei campi che la Commissione faticò maggiormente ad indagare. L'infallibile sistema di difesa aerospaziale Usa (Norad) che normalmente è in grado di intercettare qualsiasi aereo sospetto in circa dieci minuti, quel giorno fallì nell'intercettare tutti e quattro i velivoli dirottati. Gli ufficiali del Norad fornirono alla Commissione tre diverse versioni della sequenza di eventi, che furono considerate ricostruzioni ufficiali fino alla pubblicazione del rapporto finale. Questo però, contraddiceva la cronologia fornita dai militari, e puntava il dito sul ritardo nella comunicazione dei dirottamenti da parte dell'aviazione civile. Nessuno dei responsabili della mancata difesa aerea venne indagato, né per gli errori né per la false testimonianze davanti alla Commissione. La maggior parte dei protagonisti in negativo della sequenza di eventi che secondo le conclusioni della Commissione "furono sfruttati dagli attentatori", ricevette una promozione.
La vedova Kleinberg espresse così la sua delusione davanti alla Commissione: "I terroristi dell'11 settembre non ebbero solo un colpo di fortuna, furono fortunati più e più volte. Ma quando si osserva un simile modello ripetuto di protocolli infranti, leggi violate e mancate comunicazioni non la si più più chiamare fortuna. A questo punto, se non cerchiamo di individuare gli individui responsabili per non aver svolto adeguatamente il proprio lavoro, come possiamo aspettarci che i terroristi non siano ancora fortunati?" (20).
In realtà, le conclusioni della Commissione sembravano confermare le critiche della Jersey Girl, secondo cui l'11 settembre sarebbe stato possibile grazie a una serie di incompetenze ed errori, o da parte dell'aviazione civile o da quella militare. Tuttavia, c'è almeno un altro spinoso filone di indagine che la Commissione non ha voluto, o potuto, seguire.
l 17 giugno 2004, durante l'interrogatorio del Generale Richard Myers, il principale consigliere militare di Bush, il Commissario Jamie Gorelick si apprestava a porre una domanda quando un giovane gridò dalla platea: "Domandagli delle esercitazioni militari pianificate per l'11 settembre!" (21). Il disturbatore venne allontanato dalla polizia e la domanda non venne posta. Quella però, nelle udienze della Commissione, fu l'unica volta in cui vennero nominate le esercitazioni militari - almeno quattro - in corso l'11 settembre. In effetti, lo stesso Gen. Myers ammise nel 2006 davanti al House Armed Services Committee che le quattro esercitazioni non erano congetture. Già nell'agosto 2001 l'Associated Press rivelava che l'11 settembre era in corso una simulazione dello schianto di un aereo civile contro il quartier generale del National Reconnaissance Office in Virginia. E lo stesso giorno, scrisse nel dicembre 2001 il Toronto Star, era in corso anche l'operazione Northern Vigilance, che tra le altre cose prevedeva l'immissione di falsi segnali di aerei dirottati sui radar civili e militari (22). E' possibile che tali esercitazioni abbiano contribuito alla disfatta della difesa aerea l'11 settembre? Il testo finale della Commissione non ne fa nemmeno menzione.
(Domani la quarta puntata)
Note:
17. http://www.atimes.com/atimes/Front_Page/FD08Aa01.html
18. "Of little practical significance".
19. "There was no knowledge that an aircraft was approaching the Pentagon until the last minute or so".
http://www.youtube.com/watch?v=bDfdOwt2v3Y
http://archives.cnn.com/2002/ALLPOLITICS/09/11/ar911.king.cheney/
20. "The 9/11 terrorists were not just lucky ones, they were lucky over and over again. When you have this repeated pattern of broken protocols, broken laws, broken communications one cannot still call it luck. If at some point, we don't look to hold the individuals accountable for not doing their jobs properly, then how can we ever expect for terrorists to not get lucky again?"
21. "Ask about the war games that were planned for 9/11!"
22. http://www.usatoday.com/news/washington/2004-04-18-norad_x.htm
http://911research.wtc7.net/cache/planes/defense/torontostar_russiangame.html
http://www.boston.com/news/packages/sept11/anniversary/wire_stories/0903_plane_exercise.htm
http://www.historycommons.org/context.jsp?item=a96oemtrains#a96oemtrains
Da Peace Reporter
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione