"L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione
del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti."
In Italia la strategia della distrazione è una costante degli ultimi 17 anni,cioè dall'avvento del berlusconismo.Il magnate mediatico di Arcore quando entrò nel 1994 in politica ,rivoluzionò a suo modo la politica dello Stivale,adeguandola agli standard del capitalismo mediatico "made in USA".
Da allora sono passati 17 anni di teatrino politico tragicomico ,battibecchi a base di slogan tra "maggioranza" e "opposizione",governi di centrosinistra e di centrodestra apparentemente opposti ma che in realtà hanno perseguito e raggiunto gli stessi obbiettivi:svendere le risorse pubbliche(tramite le classiche privatizzazioni all'amatriciana nostrane) adeguandosi ai diktat neoliberisti e "distrarre" le masse sui reali problemi economici e politici del paese.
Berlusconismo ultimo round
Ora Berlusconi e il suo movimento si trovano all'ultimo round:il Cavaliere è stato abbandonato da coloro che ne hanno sostenuto l'entrata in politica,cioè una discreta parte dei poteri forti italiani e internazionali,l'elitè politica statunitense e una parte della finanza internazionale e nazionale, e da essi ora è contrastato con forza.I recenti attacchi da parte del Financial Times,dell'Economist e di altri giornali e riviste voci della finanza angloamericana,insieme alle critiche di Confindustria e delle altre lobby industriali,ne sono una piccola dimostrazione.Non solo:Berlusconi è anche attaccato da una parte della massoneria italiana e internazionale,e l'alta borghesia italiana da un pò di tempo ha imparato a detestarlo.Praticamente i poteri che hanno appoggiato (in parte) il fondatore di Mediaset nella sua discesa nel campo politico,vale a dire una discreta parte della grande industria,della finanza e della massoneria italiana e non,ora gli si rivolgono contro insieme ai suoi tradizionali nemici:la magistratura(o buona parte di essa),e l'alta borghesia,la massoneria e la finanza che guardano al suo storico avversario De Benedetti ,compagno di cappuccio,squadra e compasso ai tempi della P2.
Perchè vogliono cacciare Berlusconi?
Ci sono vari motivi per i quali le lobby politico/finanziarie e i vari poteri forti vogliono cacciare Berlusconi,ne elenco
brevemente 2.1 Dà fastidio ai loro interessi:il signor B è sceso in politica principalmente per fare i suoi interessi .Ciò poteva andare bene per i poteri forti e le varie lobby,ma a lungo andare gli interessi del primo arrivavano a scontrarsi con quelli dei secondi e da lì la rottura.2 La sua politica estera:Berlusconi ha tentato anche in politica estera di seguire il suo spirito imprenditoriale ed "egoistico" e ha stretto o saldato amicizie con chi gli sembrava più conveniente per gli affari,e anche in questo caso gli interessi personali di Berlusconi si sono scontrati con i poteri forti e le elitè politico/finanziarie sopratutto anglostatunitensi:maggiormente ha dato fastidio ai poteri forti e alle lobby atlantiste il consolidamento dei rapporti di Berlusconi con Gheddafi,Putin,Lukashenko,malvisti all'Occidente o con quei leader politici sostenuti dagli USA(un pò come lui)lasciati al loro destino,come Mubarak e Ben Alì.
Strategia della distrazione
Come sanno tutti gli italiani più o meno informati da anni,Berlusconi è un uomo assai corrotto e i suoi governi sono stati caratterizzati dall'aumento del clientelismo, della corruzione,del degrado morale e così via.Le recenti campagne scandalistiche(ultima ma non meno importante quella del "bunga bunga")non hanno aggiunto niente di nuovo a quello che già si sapeva,tranne ulteriore gossip da vendere all'italiano medio.Questi scandali,creati o meno ad arte,fanno parte della strategia di distrazione,e sono vere e proprie armi di distrazione di massa.In poche parole il gioco funziona così:fare indignare il cittadino per questi scandali,mentre intanto nei palazzi si decidono questioni più importanti e scandalose che passano in secondo piano rispetto al tormentone del momento.Così invece di parlare delle guerre imperialiste e dei costi esorbitanti di esse,dei reali contenuti delle varie manovre finanziarie(ultima quella varata da Tremonti)degli attacchi speculativi e della fregatura dei tagli a senso unico che le lobby e organismi internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale,vogliono imporre,la politica italiana si riduce a puntate di pseudo soap-opere, con la divisione degli schieramenti in gruppi di tifosi per questa o quella squadra:Berlusconi e i tipi come lui contro la magistratura e i giustizialisti.Naturalmente questi due schieramenti e/o rispettive sette,fanno parte della stessa medaglia,poichè se da un lato sono in disaccordo,su un punto(quello più importante)arrivano a convergere(perlomeno quando stanno al governo):attuare politiche in linea con i diktat neoliberisti,"depredare" le risorse pubbliche e la gente, e così via.
Il postberlusconismo
Dopo che il periodo del berlusconismo sarà finito non è detto che ci saranno miglioramenti senza se e senza
ma,come invece affermano i fautori dell'antiberlusconismo radicale("Meglio tutti che Berlusconi").Anzi,per il momento la situazione è tutt'altro che rosea.Tra i nuovi aspiranti idoli dell'antiberlusconismo troviamo Gianfranco Fini, un tempo convinto berlusconiano, che auspica un nuovo governo di centodestra che si rifaccia alle ricette di Mario Draghi(da poco guida della Banca Centrale Europea)che anche Cossiga(non certo un santo,anzi)definì come un 'affarista senza scrupoli,quel Mario Draghi coinvolto nella stagione delle svendite e sostenitore di tagli(unilaterali) e privatizzazioni selvagge.Ci sono rischi tutt'altro che innocui per la stagione postberlusconiana:un berlusconismo senza Berlusconi,in poche parole cambiare tutto per non cambiare niente,un governo "tecnocratico" con Draghi e company a fare da "menti" o una deriva autoritaria.Certamente sarebbe ora che finisse il periodo storico noto come berlusconismo,e si può ben concordare nel non volere più il magnate di Arcore come presidente,ma ci sono mezzi e mezzi,e il fine non deve sempre giustificare i mezzi,come invece diceva Macchiavelli.Sarebbe ora che il popolo non si facesse più fregare sia da un Berlusconi qualunque,sia da altri strani personaggi che cavalcano il malcontento per i loro interessi,e che finalmente facesse valere i suoi diritti che in una democrazia(vera)gli spettano.
ma,come invece affermano i fautori dell'antiberlusconismo radicale("Meglio tutti che Berlusconi").Anzi,per il momento la situazione è tutt'altro che rosea.Tra i nuovi aspiranti idoli dell'antiberlusconismo troviamo Gianfranco Fini, un tempo convinto berlusconiano, che auspica un nuovo governo di centodestra che si rifaccia alle ricette di Mario Draghi(da poco guida della Banca Centrale Europea)che anche Cossiga(non certo un santo,anzi)definì come un 'affarista senza scrupoli,quel Mario Draghi coinvolto nella stagione delle svendite e sostenitore di tagli(unilaterali) e privatizzazioni selvagge.Ci sono rischi tutt'altro che innocui per la stagione postberlusconiana:un berlusconismo senza Berlusconi,in poche parole cambiare tutto per non cambiare niente,un governo "tecnocratico" con Draghi e company a fare da "menti" o una deriva autoritaria.Certamente sarebbe ora che finisse il periodo storico noto come berlusconismo,e si può ben concordare nel non volere più il magnate di Arcore come presidente,ma ci sono mezzi e mezzi,e il fine non deve sempre giustificare i mezzi,come invece diceva Macchiavelli.Sarebbe ora che il popolo non si facesse più fregare sia da un Berlusconi qualunque,sia da altri strani personaggi che cavalcano il malcontento per i loro interessi,e che finalmente facesse valere i suoi diritti che in una democrazia(vera)gli spettano.
L'Italia è vittima di un sortilegio che recita così:
RispondiEliminaRimbambarimbambero...
Per la formula completa ascoltate:
http://www.youtube.com/watch?v=ve6CPC8p8mE
Ciao Daniele,grazie per il link :bella canzone e bel video,complimenti.
RispondiEliminaGrazie a voi di "informazione consapevole" per quello che fate.
RispondiEliminaA presto
Daniele
Grazie nuovamente Daniele.A presto Salvatore
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